Strage di Corinaldo: come ha fatto Andrea Cavallari ad evadere
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Strage di Corinaldo, Andrea Cavallari in fuga dal carcere: ecco come ha fatto

ragazzo in carcere minorile

Andrea Cavallari è ancora in fuga: condannato per la strage di Corinaldo, il ragazzo è evaso dal carcere. Ecco come ci è riuscito.

Sono trascorsi più di tre giorni e ancora non nessuno sa che fine abbia fatto Andrea Cavallari, il 26enne condannato a 11 anni e 10 mesi di carcere per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono sei persone, tra cui cinque minorenni. In tanti si stanno domandando come Cavallari sia riuscito ad evadere e far perdere, apparentemente, le proprie tracce.

volante della polizia

Strage di Corinaldo: Andrea Cavallari in fuga

Andrea Cavallari, il 26enne condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi di reclusione per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono sei persone, tra cui cinque minorenni, è riuscito ad evadere dal carcere della Dozza a Bologna ormai dallo scorso 3 luglio 2025. Una situazione incredibile per la quale in tanti si sono posti delle domande. Come ha fatto il ragazzo a scappare e far perdere le sue tracce?

Come ha fatto ad evadere dal carcere

La risposta su come Cavallari sia riuscito ad evadere dal carcere è piuttosto semplice: ha approfittato di un permesso premio ottenuto per discutere la tesi di laurea in giurisprudenza, accompagnato soltanto dai familiari, senza alcuna scorta della polizia penitenziaria. Dalle ricostruzioni su quanto accaduto, il 26enne, dopo aver discusso la tesi, avrebbe fatto perdere le proprie tracce.

La polizia lo sta cercando e le forze della autorità sarebbero concentrate tra Bologna e Modena, in particolare nella Bassa Modenese, territorio d’origine del fuggitivo. “Mi sono sentito preso in giro. La giustizia dovrebbe essere un luogo di conforto per noi, e invece è diventata un campo di battaglia. Mio padre, mio fratello, abbiamo provato lo stesso dolore e la stessa amarezza”, ha fatto sapere a Il Resto del Carlino Francesco Vitali, fratello di Benedetta, la quindicenne morta quella notte della strage.

La fuga di Cavallari è “una beffa”, ha proseguito Vitali. “Parliamo di uno dei sei condannati per la strage. Tutte le sentenze hanno riconosciuto la loro pericolosità sociale. Eppure Cavallari ha ottenuto un permesso senza scorta, senza vigilanza. Ora risulta irreperibile. Qualcosa nel sistema è saltato”, ha aggiunto.

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ultimo aggiornamento: 7 Luglio 2025 12:53

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